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Read Pacini: «Mai più una figura di direttore sportivo per il settore giovanile...»
notes.pngGianni Luca Pacini illustra il nuovo progetto tecnico dell'A.C. Maliseti: «Abbiamo deciso di coinvolgere più direttamente nella gestione i nostri allenatori ed avremo tre figure di direttori di settore...»

Sparisce la figura del direttore sportivo del settore giovanile.
Pacini spiega: «Una società come il Maliseti, ai vertici a livello provinciale e regionale dalla scuola calcio fino al settore dilettanti, non può permettersi di lavorare a compartimenti stagni, ma deve funzionare con un sistema di vasi comunicanti. Per il settore giovanile non avremo mai più una figura di direttore sportivo, ma un gruppo di lavoro, supervisionato dal direttore generale Simone Bardazzi».

I direttori tecnici di settore: Salvadori, Becheri e Montemaggi
Continua Pacini: «Abbiamo deciso di coinvolgere più direttamente nella gestione i nostri allenatori e di istituire la figura dei direttori tecnici di settore, pilastri del nuovo progetto: Carlo Salvadori per gli Allievi, Alessandro Becheri per i Giovanissimi, e Fabio Montemaggi per la scuola calcio. Raffaele Benassi, nuovo responsabile del settore giovanile, sarà il raccordo tra la società e lo staff tecnico».

Gli obiettivi
Conclude Pacini: «Questa nuova modalità organizzativa darà nuova spinta al nostro settore giovanile e porterà ulteriore entusiasmo a tutto l'ambiente. L'obiettivo è crescere in casa i nostri giocatori, già quest'anno abbiamo 7/11 della formazione Giovanissimi regionali cresciuti nella nostra scuola calcio, ed una Prima Squadra formata per oltre metà da giocatori della nostra Juniores. Anche per questo inseriremo nella struttura tecnica un osservatore capo per le categorie Allievi, Giovanissimi ed Esordienti. Inoltre rafforzeremo la segreteria e continueremo a sviluppare la comunicazione attraverso il nostro sito web. Proseguiremo la nostra collaborazione con il Brescia, per valorizzare sempre di più il nostro settore giovanile. Se il calcio italiano è in crisi è anche perché molte società hanno abbandonato i vivai, al contrario di quello che succede all'estero, pensiamo al Barcellona...»



Postato Sabato 11 Dicembre 2010 - 20:50 (letto 1054 volte)

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