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Daniele Rossi: «Non potevo dire di no agli amici in un momento di difficoltà...»
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Daniele Rossi racconta le sue emozioni per il suo ritorno da giocatore: «Ho vissuto questi giorni con grande emozione e tensione, quasi come un esordiente. Non sono pentito della decisione che ho preso 19 mesi fa, domenica però ho vissuto una giornata molto emozionante, importante a livello umano. Ringrazio tutti...»
DANIELE ROSSI: «Tutto è cominciato mercoledì durante l’allenamento, Fabrizio mi ha chiamato da una parte chiedendomi se avessi già preso qualche impegno per domenica pomeriggio. Poi venerdì mattina ci siamo risentiti per telefono e dopo aver pensato su ho dato la mia disponibilità. Poi venerdì sera durante l’allenamento il mister mi ha detto che mi avrebbe schierato titolare…
Dal mio addio al calcio, dalla festa per la vittoria del campionato di Prima Categoria, sono passati 19 mesi, ma in questo tempo ho sempre continuato ad allenarmi con la squadra, per tenermi in forma. Nell’ultimo mese ho fatto tutte e tre le sessioni di allenamento, quindi da un punto di vista atletico mi sentivo pronto, anche se non mi aspettavo di poter giocare tutti i 90’…
Ho vissuto questi giorni con grande emozione e tensione, quasi come un esordiente. I ritorni nello sport non sono quasi mai fortunati, ho pensato anche che sarei potuto andare incontro ad una brutta figura, magari procuravo un rigore, un’autorete. Ero nervoso perché non sapevo se sarei stato in grado di dare quello che serviva in quel momento alla squadra…
In campo i compagni mi hanno fatto sentire subito a mio agio, all’inizio mi hanno guidato un po’ come succede ai ragazzi all’esordio, poi con il passare dei minuti la tensione è sparita lasciando spazio alla concentrazione ed all’agonismo…
Come ho trovato la squadra? Un po’ già di morale, le tre sconfitte consecutive, gli strascichi polemici e le squalifiche dopo la partita con il Quarrata, le tante assenze, era sicuramente una situazione delicata. Ho cercato di portare la mia esperienza, ho spronato i compagni, come facevo un tempo. Anche se a Barga c’erano solo tre giocatori che erano in campo contro il Vernio nella mia ultima partita, Casarin, Risaliti e Rosi, con gli altri non avevo mai giocato insieme…
Anche un pareggio sarebbe stato un risultato positivo, ma disputando un grandissimo secondo tempo siamo riusciti a conquistare una vittoria importantissima…
La storia del mio tesserino? Mi hanno detto che il mio nome non è mai stato tolto dalla distinta, che è rimasto sul prestampato come capitano non giocatore, mi ha fatto molto piacere scoprirlo, come devo dire che la mia scelta di smettere di giocare è sempre stata rispettata da tutti. Mi hanno chiesto solo se avessi la visita medica, l’avevo rinnovata a luglio per giocare il torneo dei rioni a Montemurlo…
Se sono pentito di aver smesso 19 mesi fa? No, sono sempre convinto di aver fatto la scelta giusta. Domenica però ho vissuto una giornata molto emozionante, importante a livello umano. Ringrazio tutti per questo, è bello vedere che dopo quasi due anni a Maliseti i valori non sono cambiati. Se vado a Massa domani? No (ride) sono a lavorare. E poi tornano Marini e Guasti. Domenica però sarò in tribuna come primo tifoso…
Succederà ancora di indossare la maglia n. 8? Credo di no, ma mai dire mai, se dovesse risuccedere che i tuoi amici ti chiedono un mano…
Commenti dei miei ex-compagni? Tanti, telefonate, messaggi, post sulla mia bacheca su FB…»
Postato Martedi 27 Novembre 2012 - 18:46 (letto 924 volte)
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