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Read Prato e lo sport pratese in lutto: è scomparso Nedo Coppini
people.pngCi ha lasciati Nedo Coppini. Da novembre era ricoverato a seguito di un malore, dal quale non si è purtroppo mai più ripreso. La sua storia si intreccia con quella di Prato, la città che attraverso i suoi scatti ha raccontato per decenni...

ImageDi seguito riportiamo l'articolo pubblicato su Notizie di Prato a firma Stefano De Biase:

La scintilla fra Nedo Coppini e la fotografia è scoccata nel 1946, quando “armato” di una Comet Bencini, regalatagli dal padre, iniziò a fare scatti alle corse motociclistiche in giro per la provincia pratese, fiorentina e pistoiese. Poi il grande salto a Imola e a Monza, dove cominciò a prendere dimestichezza con curve celebri e grandi campioni. La carriera prosegue al Giornale del Mattino, dove iniziò il suo legame con le partite del Prato, che allora, era il 1959, giocava in serie B, ritraendo per 50 anni gioie e delusioni della società laniera. Uno degli ultimi ricordi è legato allo spareggio salvezza del 2012 contro il Piacenza, quando il Prato con gol di Napoli rimase in Prima divisione. Quel giorno ai tornelli, c’era un militare che non lo voleva fare entrare perchè Nedo aveva il casco del motorino in mano. Vista la scena arriva il capo della Digos, sgrida il militare e si impegna con Coppini a conservargli il casco per tutta la durata del match, per poi restituirglielo a fine partita. Una semplice accortezza, che fa capire come Nedo in città fosse conosciuto da tutti.
Nel 1964 fece il suo primo reportage al Mugello, instaurando un connubio che ha reso Coppini un punto di riferimento per le foto più belle del circuito, quello che per sua stessa ammissione “mi piaceva più di qualunque altro”. Non a caso l’anno scorso pubblicò un libro fotografico con gli scatti più belli sulla storia dell’autodromo. Dopo la chiusura del giornale del Mattino, Coppini passò a La Nazione. E nel 1975 diventò professionista. Il rapporto con La Nazione è andato avanti fino ai giorni d’oggi, rendendo Coppini il “fotografo di Prato”. Sport, cronaca, politica e spettacoli diventano giorno dopo giorno il pane quotidiano di Coppini. Non c’era weekend in cui non seguisse un evento sportivo: dal Prato al calcio giovanile, dal ciclismo al podismo, dalla pallamano al basket e pallavolo. Spesso era lui stesso a ricordare alla redazione gli eventi clou del fine settimana o a sapere per primo cosa fosse successo in città. Se ne va in silenzio ad 80 anni, avendo lavorato sul campo fino al momento in cui è stato colpito da un malore. La città perde uno dei suoi personaggi più conosciuti e amati. La sua storia, attraverso migliaia e migliaia di scatti, non potrà mai essere dimenticata.


Postato Lunedi 13 Maggio 2013 - 10:13 (letto 766 volte)

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