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Read Capitan America, Massimo Laveglia da Maliseti a New York
notes.pngImageDopo 8 stagioni (l’ultima da capitano) e oltre 250 partite in amaranto, Massimo Laveglia lascia il Maliseti Tobbianese, per una scelta di vita: dal 28 aprile si trasferisce a Brooklyn. L’intervista…

«Come mi sento, a pochi giorni dalla mia partenza? Sono emozionato, eccitato, ma con l’avvicinarsi della data della partenza è chiaro anche un po’ triste – dice Laveglia – non vedo l’ora di cominciare questa avventura, ma allo stesso tempo non è facile lasciare la propria famiglia a 6mila km di distanza. Lo scorso anno ero stato a New York in vacanza, a Natale insieme ad un amico abbiamo deciso di partire. E’ una scelta di vita, ho lasciato il lavoro che avevo in una ditta di infissi. Coraggioso? Il coraggio serve, qui avevo lavoro e vita comoda, ma se non lo fai a 25 anni quando. Cosa farò? Lì ho dei lontani parenti, per cominciare lavorerò nel loro ristorante, poi vedremo. Ho trovato un appartamento a Brooklyn. Sport? Non mi piacciono granché gli sport americani, comunque qualche partita di basket andrò a vederla. Ma ho già trovato una squadretta di soccer con cui allenarmi, quando avrò tempo. Chissà se c’è un Pacini americano. Otto anni a Maliseti, due di Juniores con Piero Carovani, poi con Rossi in prima squadra. Per me è stata una seconda famiglia, lascio tanti amici. Prima di partire ci troviamo per fare un po’ di baldoria. Il momento più bello? Sicuramente la vittoria del campionato di Prima Categoria. E con me porterò tanti ricordi insieme a Carlo, a Moskino, al mister. Ma sono sicuro che anche loro non mi dimenticheranno, Carlo non può stare senza di me, io parto il 28, lui il 29 prende l’aereo e mi raggiunge in America. La fascia? Un onore indossarla, ma l’ho avuta in custodia per un anno da Marini, è lui il capitano. Peccato per come abbiamo finito il campionato, potevamo fare di più, siamo arrivati alle ultime partite mentalmente scarichi. Che futuro per il Maliseti Tobbianese? Ci sono le possibilità per fare bene, ci sarà sicuramente un ricambio generazionale, i ragazzi della Juniores sono molto promettenti. Spero rimanga il mister. Io continuerò a seguirvi, sul sito internet, sui social network…»


Postato Venerdi 11 Aprile 2014 - 18:01 (letto 983 volte)

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