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Read Intervista al nuovo responsabile dell'area portieri del Maliseti Tobbianese: Paolo Galardi
notes.png«I portieri - spiega Galardi, qualifica preparatore portieri professionisti, socio fondatore di APPORT e presidente di Portieri per volare - verranno curati sia nella maniera analitica con esercitazioni specifiche per il ruolo che situazionale, durante l'allenamento della propria squadra. Non più i portieri che si allenano da sé da una parte, il portiere è l'uomo in più in campo. Un concetto che vogliamo far interiorizzare soprattutto dalla scuola calcio. La società ha fatto un investimento importante, con me ci saranno un collega per il settore giovanile (Luca Fema) e un collega per la scuola calcio (Daniele Pacini)...»

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PAOLO GALARDI: «Faccio il preparatore dei portieri dal 2000, ho la qualifica di preparatore portieri professionisti dal 2011, sono socio fondatore dell'associazione nazionale APPORT (Associazione Sportiva Italiana Preparatori Portieri di Calcio) e presidente di Portieri nati per volare. Ho lavorato con settori giovanili (Tau Calcio, Lucchese, etc) e con prime squadre (Castelnuovo Garfagnana, Montemurlo gli ultimi 8 anni). A Montemurlo ho seguito tutta l'area portieri.

Comincio adesso questa nuova esperienza con il Maliseti Tobbianese, la società ha apprezzato la mia proposta, seguirò tutta l'area portieri dalla scuola calcio alla prima squadra. Il contatto è avvenuto tramite mister Agostiniani, con cui ho lavorato del 2002 a Montemurlo, oltre ad averci giocato insieme negli anni '80.

Da giocatore ho fatto la carriera dilettantistica, dopo il settore giovanile e la Primavera con l'Empoli ho giocato in varie società delle nostre zone, Vaianese, Impavida Vernio, Montemurlo.

I portieri del Maliseti? So che c'è un buon livello sia per la prima squadra e la Juniores, che seguirò direttamente, che per il settore giovanile. L'investimento della società è significativo, perché metterà a disposizione del progetto un collega per settore giovanile, Luca Fema, e un collega per scuola calcio, Daniele Pacini.

Cosa caratterizza il progetto? Come cambiamento principale, i portieri verranno curati sia nella maniera analitica (quindi esercitazioni specifiche per i portieri) che situazionale (i portieri saranno seguiti durante l'allenamento della propria squadra). Non più i portieri che si allenano da sé da una parte, ma un giocatore in più per la squadra. Il portiere è l'uomo in più in campo, concetto che vogliamo far interiorizzare soprattutto dalla scuola calcio.

I benefici di questa metodologia? Dipende anche dalle qualità dei giocatori, ma direi che le prime avvisaglie di cambiamento nella scuola calcio si potranno vedere abbastanza rapidamente. I risultati più a lungo termine si vedranno quanto i ragazzi della scuola calcio diventeranno Giovanissimi o Allievi...»


Postato Mercoledi 26 Luglio 2017 - 10:41 (letto 548 volte)

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