La società, rinata dalle ceneri del fallimento, viene da tre promozioni consecutive e ambisce a ritornare nelle categorie che le appartengono: negli anni '70, '80 e '90 il Montevarchi ha militato stabilmente in serie C. Una tifoseria appassionata, con oltre 400 abbonati quest'anno al Brilli Peri. Nella partita decisiva per la vittoria del campionato di Promozione c'erano 1.200 spettatori. Domenica al "Chiavacci" giornata storica anche per il Maliseti Tobbianese, Davide sfida Golia... L'Aquila 1902 Montevarchi è la principale società calcistica italiana di Montevarchi, in provincia di Arezzo. Fondato nel 1902 col nome di "Società Ciclistica Aquila" (che adottò come colori sociali il giallo ed il blu) per propagandare il ciclismo nel Valdarno e, più tardi, il calcio, vide espandersi la sua attività nel primo dopoguerra. Dopo aver subito una "scissione" di alcuni ex soci, che dettero vita ad una associazione rivale, il "Club Sportivo Montevarchi" (che utilizzò come colori sociali il rosso ed il verde del blasone comunale), nel 1926 furono vinte le divisioni e le due società si fusero, dando origine al "Club Sportivo Aquila di Montevarchi", che scelse come livrea un compromesso tra le due precedenti, dando così origine alla maglia rosso-blu. La diffusione del gioco del calcio e la passione degli sportivi crebbero a livelli esponenziali, portando la dirigenza a realizzare il primo campo di calcio "professionale" della città, situato appena "fuori le mura", dove oggi si trova Piazza della Repubblica. Sempre in quegli anni sfiorò la promozione in serie B in due occasioni: nel 1932-33 e nel 1939-40 dopodiché, travolta dalle cause belliche, la società fu privata di tutti i suoi atleti più rappresentativi. Praticamente rifondata nel secondo dopoguerra, la società, accorgendosi che il vecchio impianto era ormai insufficiente ad accogliere gli sportivi, dette inizio alla costruzione dell'attuale stadio, intitolato alla memoria di Gastone Brilli Peri: più volte, nel corso degli anni, dopo essere precipitato nelle serie minori toscane, sfiorerà la promozione in categorie superiori ma occorrerà attendere la stagione 1966-67 per poter ritrovarlo in Serie D nazionale. Da allora, fino alla stagione 1983-84, forte di un pubblico sempre più numeroso ed appassionato e di una eccellente società, il Montevarchi più volte militò in serie C, ovvero nel 1969-70, dal 1971-72 al 1975-76, dal 1977-78 al 1982-83 (di cui C1 nel 1979-80), dal 1984-85 fino al 2005-06 (di cui in C1 nelle stagioni 1988-89 e 1989-90 e nuovamente dal 1994-95 fino al 1999-2000). Da rimarcare, al termine del (vittorioso) campionato di serie D del 1983-84, la conquista della Coppa Italia Dilettanti. A seguito di (contestatissime) gestioni societarie effettuate a partire dal 1999-2000, la società cadde in una lenta quanto inesorabile crisi economica e finanziaria e, nonostante alcune stagioni positive (come il 2008-09 in serie D), il Montevarchi divenne sempre meno protagonista dei campionati cui era iscritto. Durante la stagione 2009-2010 la crisi raggiunse un punto fatale: nonostante un lusinghiero piazzamento in campionato i giocatori tesserati ad inizio stagione protestarono fermamente contro la società reggente, lamentando il mancato pagamento dei compensi promessi ed arrivarono addirittura ad effettuare un autentico "sciopero", ritardando l'inizio di un incontro di campionato e, successivamente, abbandonarono il club. Di fronte ad una situazione paradossale (i giornali irrisero la "campagna acquisti" del Montevarchi, giunto a tesserare la grottesca cifra di 72 atleti, di cui 10 portieri, con un allenatore diverso in panchina per ogni partita del girone di ritorno), persa la pazienza, la totalità dei tifosi contestò la società in modo durissimo, arrivando al boicottaggio totale delle partite interne, disputati a spalti spettralmente deserti. Caduta in totale sfacelo, di fronte a numerose istanze di fallimento ed ad una totale latitanza dei vertici, la vecchia società fu dichiarata fallita il 24 novembre 2011 e, di conseguenza, il Montevarchi Calcio Aquila 1902 srl venne escluso dal campionato di Eccellenza Toscana e radiato dalla FIGC. Tuttavia, già dal 16 dello stesso mese, un gruppo di imprenditori locali, dietro l'invito del sindaco, si erano detti disponibili a sostenere un altro progetto montevarchino di calcio, l'Audax Montevarchi (allora militante in II categoria Toscana), che il 19 novembre 2011 divenne la prima squadra cittadina, acquisendo lo storico marchio "C.S. Aquila 1902", precedentemente donato alla città dall'ex presidente Vittorio Firli. Il 16 luglio 2012 l'Audax cambiava ufficialmente denominazione in "A.S.C.D. Aquila 1902 Montevarchi". La nuova società ha ricostruito (praticamente da zero) squadra, settore giovanile e rapporto coi tifosi (ritornati in massa allo stadio) ed ha iniziato un cammino per ritornare nei campionati più importanti, centrando (per la prima volta nella sua storia) tre promozioni consecutive, dalla II Categoria fino in Eccellenza. Nel 2014-2015 ha militato nel girone B toscano di Promozione (calcio), vincendo il campionato con un turno di anticipo. Nella partita decisiva al Brilli Peri c'erano oltre 1.200 spettatori presenti sugli spalti, 600 solo in Curva Sud. Nella stagione in corso il Montevarchi può contare sul sostegno di ben 400 abbonati. Curiosità: la tifoseria è gemellata con i sostenitori dell'Empoli. |