none_Maliseti/none_circolo


Circolo ARCI "Q. Martini"

STORIA

Nel 1880 fu costituita a Maliseti la prima società alimentaria, una specie di spaccio cooperativo. La società era situata in una casa di poche stanze presa in affitto. La Cooperativa divenne in breve tempo un punto di ritrovo per gli operai di Maliseti. Dopo la marcia su Roma il fascismo fece di questa un obiettivo della sua azione intimidatoria, tentandone l'assalto, rimasto episodio centrale di alcune immagini conservate nella memoria popolare. Intanto, la Pubblica Assistenza aveva costituito a Maliseti un pronto soccorso, che divenne un luogo di incontro per gli antifascisti. La sezione della Pubblica Assistenza organizzava fiere di beneficienza, tombole e momenti ricreativi. Nel 1929 le acque del Bardena e dei fossi vicini strariparono nei campi; all'asciutto rimasero mucchi di rena, che dettero ad alcuni disoccupati l'idea di utilizzarla per costruire un edificio sociale. Caricata sui barrocci, la rena fu trasportata su un terreno che la Pubblica Assistenza aveva acquistato a Maliseti. Presto furono tirate su due stanze, una delle quali divenne il Circolo.

Al Circolo, che per i fascisti era il "Dopolavoro" e per tutti gli altri "La Ghenga", si giocava a ramino, briscola, scopa, ventuno e carte quaranta: a volte ci scappava qualche tafferuglio tra avversari politici. Poi la guerra ed i bombardamenti, mentre gli sfollati riempivano le case dei contadini... Quinto Martini era uno dei tanti che aveva abbandonato la città, per rifugiarsi a casa della sorella, che abitava a Maliseti. Continuava ad andare in fabbrica al suo lavoro di operaio, ma aveva stabilito dei contatti con i partigiani. Gli ultimi mesi prima della Liberazione, quando la gente sotto le bombe scappava per i campi, fece il gran passo e salì sul monte Javello. Quella volta non si trattava di un'escursione ed andò incontro ad un tragico destino, che lo vide tra i martiri di Figline.

Gli Alleati risultarono, indirettamente, un elemento basilare della rinascita del Circolo di Maliseti. La Ghenga riaprì quasi subito (1944), i soldati si facevano vedere ogni sera, consumavano vermouth e cognac. Furono organizzate molte feste da ballo, alla scuola elementare. Nei primi giorni dopo la Liberazione riaprì lo spaccio dei generi alimentari: Circolo e Cooperativa intrecciarono stretti legami, tanto che quest'ultima nel 1948 acquistò il terreno (due campi di grano) dove sarebbe stato costruito il nuovo edificio sociale. Fino al 1951 il Circolo rimase nei vecchi locali della Pubblica Assistenza (in via di Maliseti), poi si trasferì nella sede nuova.

Nel 1949 si costituì la squadra ciclistica di Maliseti, che prese il nome dal Circolo; formata da sette o otto ragazzi, la squadra andò avanti fino al 1953. L'anno seguente nacque la Società di Pattinaggio Primavera. L'idea del pattinaggio era legata alla presenza della pista da ballo del Circolo, 15 metri per 15. In campo maschile, nel 1961 la Società Primavera varò anche una squadra di hockey.

ATTIVITA'

Presidente del Circolo è Giuliano Bartoli. Il consiglio del Circolo ARCI Quinto Martini promuove attività culturali e ricreative e mette a disposizione i suoi spazi per associazioni ed iniziative. Da ricordare i corsi di ballo latino-americano, caraibici e standard, sotto la direzione tecnica ed artistica di Giovanni e Gloria Ciolini. Dal giovedì alla domenica è aperta la pizzeria-ristorante "La Pista".



Articolo tratto da: maliseti.it - il portale della nostra frazione - http://www.maliseti.it/
URL di riferimento: http://www.maliseti.it//index.php?mod=none_Maliseti/none_circolo