Importante premio per la nostra compaesana Teresa Paoli... PRATO. Il premio l\'ha ricevuto direttamente ieri sera dalle mani di Tiziana Ferrario a Riccione. Il suo documentario confezionato quasi un anno fa, dal titolo \"Di tessuti e altre storie\", ha raccontato uno spaccato inedito della realtà pratese, in barba a tanti luoghi comuni che intrecciano crisi tessile e immigrazione cinese. E proprio questo è piaciuto alla giuria del premio \"Ilaria Alpi\" che ha consacrato vincitrice la pratese Teresa Paoli. La giovane regista pratese è risultata vincitrice della sezione documentari per il prestigioso concorso dedicato alla giornalista morta a Mogadiscio. Un riconoscimento che riaccende dunque i riflettori nazionali su Prato, superando il consueto riferimento all\'immigrazione cinese: il taglio di documentario che ha voluto dare Teresa, regista e filmaker che ha studiato a Los a Angeles e collabora con Tv Prato (dopo essersi fatta le ossa a Roma con il programma Exit), ha fatto risaltare la testimonianza di artigiani e lavoratori tessili che hanno scontato la crisi sulla propria pelle. Ricordi e racconti in lacrime dei terzisti Manuela Biliotti e Salvatore Russotto e di Luciano Paoli, ex dipendente del lanificio Bellucci (babbo di Teresa), che hanno fatto vibrare le corde del cuore e commosso anche i giurati. «Avendo autoprodotto questo lavoro - afferma Teresa - è una specie di miracolo quello che è accaduto. Dedico la vittoria alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto». Chi si è perso la proiezione di \"Di tessuti e altre storie\" nei mesi scorsi al Terminale (a proposito: per iniziativa di Manuela Biliotti, il filmato sarà riproposto al circolo \"Quinto Martini\" di Maliseti mercoledì 22 giugno alle 21), presto potrà seguirlo su Rai Tre all\'interno del programma Doc 3 (orario e giorno da comunicare). «Ciò che è stato apprezzato è il fatto di aver consegnato alle immagini un messaggio universale partendo da un intreccio di esperienze vissute a livello personale, sfatando una serie di luoghi comuni. La diatriba sull\'immigrazione cinese del resto non m\'interessava nella storia, volevo analizzare il fenomeno della crisi parlando sì di concorrenza sleale e globalizzazione ma documentando le conseguenze che queste hanno avuto sulla vita delle persone». Fonte: Il Tirreno |