La conferma del gruppo e due acquisti giovani ma di qualità. Ultima settimana di riposo per l\'Hockey Prato 1954 poi, agli ordini di Enrico Bernardini e dello staff biancazzurro, Caciagli e compagni riprenderanno a lavorare ritmo serrato in vista dell\'inizio della stagione ufficiale. I due colpi di mercato in casa biancazzurra sono arrivati e sono elementi di qualità che alla corte di un tecnico come Bernardini non potranno che crescere e far bene nella prossima stagione agonistica............ A rinforzare l\'attacco laniero e a dare un cambio di qualità a Malagoli e Saavedra arriva il giovane ex Forte dei Marmi, Francesco Rossi. Classe 1993 nella passata stagione Rossi è stato alla corte di Crudeli confermando le doti di ottimo stoccatore e di giovane dal grande futuro. Un elemento interessante che a Prato non potrà che far bene confermando le proprie qualità e dando un contributo importante alla causa biancazzurra, con i lanieri impegnati quest\'anno anche nelle competizioni internazionali. A rendere ancor più granito la difesa dei ragazzi del presidente Massimiliano Giardi ecco che invece arriva il modenese Riccardo Manai. Ventitreanni nella passata stagione Manai è stato protagonista in serie A2 con l\'Amatori Modena, dando il suo fondamentale contributo alla causa della formazione gialloblu. Manai va a completare un reparto che comprende anche Caciagli, Amato e l\'universale Bianchi. Con la conferma di Dal Zotto e Gianassi come coppia di portieri, quella che va delineandosi in casa Hockey Prato è una squadra giovane ma di grande qualità, dalla discreta esperienza, ma soprattutto molto futuribile con tanti ventenni di belle speranze pronti a “sbocciare” definitivamente alla corte di un tecnico come Bernardini bravissimo a far crescere e lanciare i giovani. E in casa Prato i giovani da lanciare non mancano da Matteo Zucchetti a Leonardo Cacciatore a tutti gli altri che stanno facendo benissimo nel settore giovanile, che è il futuro della società e che rimane il fiore all\'occhiello in casa Hockey Prato 1954. Articolo di FILIPPO MAZZONI |