Situazione insostenibile al carcere della Dogaia, gli agenti penitenziari pronti all’autoconsegna e allo sciopro della fame


Gli agenti di polizia penitenziaria tornano ad alzare la voce e annunciano un’iniziativa clamorosa per la prossima settimana: mercoledì, se non saranno accolte lo loro richieste, gli agenti in servizio al carcere della Dogaia attueranno l’autoconsegna in caserma a fine turno con la possibilità di inziare anche uno sciopero della fame......


“L’ormai stridente binomio unità presenti-unità necessarie – spiega Giuseppe Boccino segretario generale aggiunto Lisiapp – ha assunto dimensioni insopportabili. Vi sono soprattutto problemi di sicurezza e diritti soggettivi (e oggettivi) che in questo stato di cose vengono puntualmente calpestati ripercuotendosi anche sulla vita privata degli stessi agenti. Quotidianamente gli istituti toscani sono sguarniti del già striminzito numero di personale per far fronte alle gravose necessità dei Nuclei traduzioni piantonamenti, al fine di poter garantire la presenza dei ristretti nelle aule di giustizia, sempre e comunque sotto scorta compreso il taglio dei fondi per il carburante”.
Il personale di polizia penitenziaria lamenta poi turni e orari di servizio insostenibili che spesso vanno al di là dell’ordinario, al fine di garantire livelli minimi di sicurezza, inoltre percepisce con preoccupazione le condizioni igienico sanitarie dovute all’eccessiva presenza dei detenuti. Concetti, questi, che le sigle sindacali della polizia penitenziaria hanno espresso in una dura nota inviata alle istituzioni competenti, per chiedere una presa di posizione nei confronti degli operatori di polizia che da sempre sono in prima linea. “Le intenzioni dei poliziotti penitenziari e dei rappresentanti sindacali – prosegue Boccino – sono bellicose perchè attuare un’autoconsegna in caserma dopo lo svolgimento del servizio programmato, è un atto estremo che deve far riflettere”.


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